Last Updated on 9 Gennaio 2025 by automiamo.com
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Introduzione
Di seguito una sintesi degli ultimi aggiornamenti fondamentali sul mais.
Il rapporto mensile WASDE (World Agricultural Supply and Demand Estimates) è un rapporto completo stilato da ICECs (Interagency Commodity Estimates Committees) e presieduto dagli analisti del World Agricultural Outlook Board dell’USDA (il Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti), il quale fornisce le previsioni complete sulla domanda ed offerta per le colture (USA e mondiale) e per il bestiame (solo USA).
L’obiettivo è quello di usare l’intelligenza artificiale per un’analisi preliminare più efficace e veloce, con particolare attenzione su potenziali problemi relativi a produzione, domanda, scorte ed export, da approfondire successivamente in autonomia o con l’ausilio di un consulente finanziario abilitato.
Ultimo report WASDE (AI)
Certo, ecco uno spaccato sul mais basato sul documento PDF fornito: **Offerta:** * **Produzione USA:** La produzione di mais negli Stati Uniti per il 2024/25 è stimata a 14,9 miliardi di bushel, in calo di 276 milioni di bushel rispetto al mese precedente. Questa diminuzione è dovuta a una riduzione di 3,8 bushel per acro nella resa, parzialmente compensata da un aumento di 0,2 milioni di acri nell'area raccolta. * **Produzione globale:** La produzione globale di cereali grossolani per il 2024/25 è prevista in calo di 4,8 milioni di tonnellate, raggiungendo 1,494 miliardi di tonnellate. Tuttavia, la produzione estera di mais è prevista in aumento, con incrementi per Cina, Ghana e Russia. La produzione di mais in Cina è aumentata a un livello record di 294,9 milioni di tonnellate. **Domanda:** * **Utilizzo totale USA:** L'utilizzo totale di mais negli Stati Uniti è diminuito di 75 milioni di bushel, raggiungendo 15,1 miliardi di bushel. L'utilizzo di mangimi e residui è diminuito di 50 milioni di bushel, a 5,8 miliardi, in base alla diminuzione indicata nel trimestre settembre-novembre. * **Consumo globale:** Il consumo globale di cereali grossolani è diminuito di 0,6 milioni di tonnellate, raggiungendo 801,9 milioni di tonnellate, principalmente a causa di riduzioni per la Turchia, parzialmente compensate dall'Ucraina. **Esportazioni:** * **Esportazioni USA:** Le esportazioni di mais dagli Stati Uniti sono state ridotte di 25 milioni di bushel, raggiungendo 2,5 miliardi di bushel, a causa della diminuzione delle forniture. * **Commercio globale:** Il commercio globale di cereali grossolani è previsto in calo. Le esportazioni di mais per gli Stati Uniti e il Brasile sono diminuite. Le importazioni di mais sono aumentate per la Turchia, ma sono diminuite per Cina, Corea del Sud e Giappone. Le scorte finali estere di mais sono aumentate, riflettendo principalmente l'aumento per la Cina. Le scorte globali di mais sono diminuite di 3,1 milioni di tonnellate. **Scorte:** * **Scorte finali USA:** Le scorte finali di mais negli Stati Uniti sono diminuite di 198 milioni di bushel, raggiungendo 1,9 miliardi di bushel, perché la diminuzione delle forniture ha superato la diminuzione dell'utilizzo. * **Scorte finali globali:** Le scorte finali globali di cereali grossolani sono aumentate di 0,9 milioni di tonnellate, raggiungendo 258,8 milioni di tonnellate, grazie all'aumento delle scorte per Russia, Brasile, Nigeria e Ucraina, che ha più che compensato le riduzioni per Turchia, Cina e Indonesia. **Nota:** Il rapporto si basa su stime e proiezioni e potrebbe subire modifiche in futuro. Le unità di misura (bushel, tonnellate) sono state mantenute come nel testo originale.Analisi tecnica
Ora l’analisi tecnica sul grafico, dopo aver analizzato le ultime notizie sul mais.
Sul mio sito è possibile monitorare la forza del trend, e la correlazione per una corretta diversificazione del proprio portafoglio.
Per tutto il resto, Tradingview offre una valida piattaforma per l’analisi del prezzo e dei volumi.
Giancarlo Pagliaroli
Report wasde di Gennaio: consumo e offerta globale di mais in calo, quindi scorte finali globali in aumento. Solo negli Stati Uniti le scorte finali sono in diminuzione perché la diminuzione delle forniture ha superato la diminuzione dell’utilizzo